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L’ERBARIO DI BARBANERA marzo 2011 VALERIANA
“... ch’io veda soltanto la siepe
dell’orto, la mura ch’ha piene le crepe
di valeriane. ”
Giovanni Pascoli, Nebbia
VALERIANA Valeriana officinalis
Nell’antichità
Alta, elegante, composta di verdi foglie opposte, la valeriana si distingue per i piccoli fiori di color rosa, talvolta anche bianchi. Il suo luogo d’origine sembra sia una regione della Pannonia, denominata Valeria, da cui è derivato poi valeriana, che vuol dire “colei che fa star bene”. Già nota in tempi antichi, la pianta veniva usata dal medico greco Ippocrate, e pure da Dioscoride, Plinio e Galeno che ne parlano nei loro trattati.
Inoltre...
Alla fine del XVI secolo, un naturalista, Fabio Colonna, provò su di sé i poteri della pianta: malato di epilessia volle sperimentarla, ed ebbe la prova della guarigione. Interessante anche un antico detto che avverte: “per aver la mente sana, pane e radice di valeriana.”
Le virtù
Tra le tante virtù della valeriana si impongono le sue capacità antispasmodiche, sedative, antiepilettiche e tonificanti. Nell’uso interno è anche vermifuga, riduce l’appetito e calma l’emicrania. In quello esterno lenisce i dolori muscolari. In floriterapia se ne consiglia il rimedio a chi è molto agitato, ai tipi nevrotici, agli instabili di umore, a chi conduce l’esistenza vivendola per estremi. La valeriana concederà loro un sano riposo interiore e una dimensione di serenità.
Ricettario
Infuso calmante
Ingredienti: 4 g di radice di valeriana, 1 l di acqua.
Versare le radici nell’acqua bollente e lasciarle in infusione per 30 minuti. Filtrare e dolcificare con miele. Assumere l’intera quantità di infuso in una giornata, a cucchiai, ogni due ore: si otterrà un effetto calmante.
Decotto per dolori muscolari
Ingredienti:10 g di radice di valeriana, 100 g di acqua.
Far bollire le radici di valeriana per 3 minuti. Filtrare e utilizzare il decotto per impacchi, da applicare sulle zone doloranti, con compresse imbevute del liquido. Le benefiche proprietà della pianta aiuteranno a calmare crampi e dolori muscolari.
In cucina
In salsa, in zuppa o in insalata
Le radici della valeriana, essiccate e macinate, si possono aggiungere alla salsa delle carni e alle zuppe di ortaggi o cereali, per conferire alla preparazione un aroma del tutto particolare. Le foglie della valerianella o songino, sono invece un ottimo ingrediente per le insalate di ogni tipo, specie se accompagnate a barbabietola o sedano.
Coltivazione
Preziose radici
Pianta rustica che si coltiva con facilità, si semina in marzo ad una profondità di almeno 50 cm, dopo aver lavorato e concimato il terreno. La valeriana predilige terreni umidi ed ombrosi, e va annaffiata fino all’inizio delle piogge autunnali. In vaso, fare in modo di avere non più di una pianta in un contenitore di 30 cm di diametro. Le radici si raccolgono in primavera e in autunno del secondo anno di coltura, dopo la caduta delle foglie, e si utilizzano fresche o essiccate. Dopo averle lavate ed asciugate, verranno fatte seccare al sole. Conservare poi in vasi di vetro scuro.